Con l’avvento imminente del calcolo quantistico, cresce la preoccupazione per l’efficacia dei metodi crittografici tradizionali. Governi, aziende e accademici stanno rivalutando le strategie di protezione dei dati sensibili in un futuro in cui la crittografia odierna potrebbe diventare vulnerabile. La crittografia post-quantistica (PQC) rappresenta una priorità globale. Ma siamo davvero pronti ad affrontare questa nuova realtà? In questo articolo analizziamo il livello di preparazione del mondo alla crittografia post-quantistica.
I computer quantistici, una volta pienamente operativi, saranno in grado di risolvere problemi matematici che oggi costituiscono la base della crittografia, come RSA ed ECC. Problemi che richiederebbero millenni ai computer classici, potrebbero essere risolti in pochi giorni da quelli quantistici.
Una delle principali preoccupazioni è la strategia “memorizza ora, decifra dopo”: i criminali informatici potrebbero intercettare dati crittografati oggi e decifrarli in futuro, mettendo a rischio informazioni governative, sanitarie e industriali.
Il NIST (National Institute of Standards and Technology) ha guidato lo sviluppo di standard sicuri per l’era quantistica. Nel 2022 ha selezionato quattro algoritmi candidati: CRYSTALS-Kyber, CRYSTALS-Dilithium, FALCON e SPHINCS+, un passo cruciale verso la sicurezza post-quantistica.
I settori più a rischio includono finanza, sanità, difesa e telecomunicazioni. Un attacco quantistico potrebbe interrompere transazioni sicure o compromettere dati riservati su larga scala.
Negli ultimi anni, paesi come Stati Uniti e Cina hanno aumentato gli investimenti nel calcolo quantistico, non solo per il vantaggio computazionale, ma anche per la supremazia nella sicurezza delle informazioni.
Pur essendo ancora lontani dalla disponibilità di computer quantistici su larga scala, la transizione verso la PQC deve iniziare ora, considerando i lunghi cicli di aggiornamento nelle infrastrutture critiche.
Nel 2024, diversi governi hanno implementato strategie per affrontare la minaccia quantistica. Gli Stati Uniti hanno approvato il Quantum Computing Cybersecurity Preparedness Act, obbligando le agenzie federali a mappare e aggiornare i propri sistemi crittografici.
L’Unione Europea ha incluso la PQC nel Cyber Resilience Act, mentre nel Regno Unito il NCSC (National Cyber Security Centre) ha fornito linee guida per la migrazione a standard resistenti al quantum.
Organismi come ETSI e ISO stanno sviluppando standard internazionali. Tuttavia, la coordinazione tra le varie giurisdizioni rimane complessa a causa delle differenze legislative e tecnologiche.
Un ostacolo è l’interoperabilità. I sistemi di tutto il mondo devono poter comunicare in modo sicuro con algoritmi post-quantistici condivisi, il che richiede standard universali.
Inoltre, non tutti i paesi o le imprese hanno le risorse necessarie per la transizione. Le grandi aziende tecnologiche sono avvantaggiate, mentre le PMI possono restare indietro.
La fiducia è fondamentale. I nuovi algoritmi devono essere testati a fondo e verificati da esperti, un processo che richiede tempo ma è indispensabile.
Prepararsi significa identificare le vulnerabilità, formare il personale e sviluppare piani per la migrazione alla crittografia post-quantistica. La consapevolezza interna è fondamentale.
Le grandi aziende tecnologiche come Google, IBM e Microsoft stanno già testando protocolli PQC, offrendo preziose esperienze per il resto del settore.
La flessibilità crittografica, ovvero la capacità di cambiare algoritmo rapidamente, sta diventando una necessità strategica per fronteggiare scenari futuri.
Nonostante l’incertezza sulla data di arrivo dei computer quantistici avanzati, i rischi sono già presenti. Un’azione ritardata potrebbe avere conseguenze devastanti.
I governi devono investire nella ricerca e collaborare con il settore privato. Le università hanno il compito di formare nuovi esperti in sicurezza informatica post-quantistica.
La transizione alla PQC è un processo complesso e globale. Solo un approccio coordinato, trasparente e inclusivo potrà garantire una sicurezza duratura nell’era quantistica.